In Italia – ma in altri Paesi vigono norme diverse – il padre non può dare al figlio il proprio nome, perché è vietato dal Dpr (decreto del Presidente della Repubblica) numero 396/2000. Anzi, non si può nemmeno attribuire a un neonato il nome di un fratello o di una sorella viventi.
Confusione. Il senso della norma è quello di evitare, almeno all’interno delle famiglie, le omonimie, per non ingenerare confusioni sull’identità delle persone. E invece permesso dare alla figlia il nome della madre, perché il suo cognome sarebbe comunque diverso da quello della madre, essendo quello del padre.
