Perché un vetro possa diventare cristallo deve contenere almeno il 24 per cento di piombo.
Entrambi sono materiali che si ottengono attraverso un processo di fusione e successivo raffreddamento di miscele di silicati, tra cui quarzo, e altre sostanze, come l’anidride borica e l’anidride fosforica, dette appunto “vetrificanti”.
AI piombo. La differenza principale tra vetro e cristallo è costituita dalla presenza in quest’ultimo dell’ossido di piombo, che fa sì che la densità, e quindi l’indice di rifrazione, aumentino notevolmente, accrescendo la brillantezza e avvicinando le proprietà ottiche del cristallo a quelle del diamante. Solo i vetri che ne contengono almeno il 24% in peso diventano cristalli. L’ossido di piombo, inoltre, aumenta la resistenza del materiale, permettendo di fabbricare oggetti molto più sottili di quelli in vetro.
