A causa delle alte temperature (comprese tra 800 e 1.200 °C) e dell’imprevedibilità del loro comportamento, non è ipotizzabile sfruttare direttamente l’energia delle lave, né del magma contenuto nelle cavità vulcaniche.
Calore eterno. Tuttavia, fino a qualche km di distanza dalla camera magmatica è possibile sfruttare il calore che questa trasmette alle rocce circostanti. Ciò anche decine di migliaia di anni dopo la fine dell’attività eruttiva del vulcano, perché il raffreddamento del magma è così lento che su scala umana può considerarsi una sorgente di calore eterna. Se all’interno delle rocce circola acqua, o se la si può introdurre artificialmente, questa può riscaldarsi fino a temperature tali (60-80 °C) da essere sfruttabile per il riscaldamento di serre o case (in Islanda l’80% degli edifici è riscaldato così). Se poi la temperatura è superiore a 100 °C, l’acqua si trasforma in vapore, che può muovere turbine e produrre elettricità.