Non importa l’età, un abbraccio o una carezza farebbero piacere a chiunque in qualunque momento, per i neonati però queste attenzioni sono vitali e possono davvero fare la differenza.
Da qualche anno infatti in alcuni ospedali italiani si svolgono corsi per “donatori di coccole”, persone disposte a dedicare parte del loro tempo a coccolare, o a leggere libri, o a far ascoltare musichette ai minipazienti di terapia intensiva neonatale. L’ultima struttura aggregatasi a quest’iniziativa è l’ospedale Maria Vittoria di Torino, dove si terranno i corsi dal 9 ottobre al 6 novembre.
Diversi e recenti studi hanno dimostrato che se vengono coccolati nei primi mesi di vita, i bambini avranno successivamente meno problemi fisici e di apprendimento, di contro sono stati rilevati casi in cui pur essendo nutriti e non avendo malattie dei bambini sono morti a causa della mancanza di affetto.

Affidare quindi i volontari ai reparti di terapia intensiva ha senso dal momento che i pazienti rimarranno lì, in molti casi, a tempo indeterminato e non sempre i genitori riusciranno o potranno prendersene cura per tutto questo tempo.
Questi volontari ci stanno inoltre regalando una grande lezione di umanità di cui tutti, soprattutto ultimamente, abbiamo bisogno: donare il proprio tempo e le proprie capacità a chi è in difficoltà ed è più debole.