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I benefici del piacere fai da te comprovati dalla scienza

Per oggi sto con me mi basto

nessuno mi vede

e allora accarezzo la mia solitudine

ed ognuno ha il suo corpo

a cui sa cosa chiedere”

Gianna Nannini cantava questi versi nel 1979.

Troppo spudorata? No, considerando che è finalmente giunto il momento di rompere un cliché e sdoganare “la cosa”. Da troppo tempo l’autoerotismo è stato relegato nella sfera del tabù, qualcosa che, anche se quasi tutti fanno, non deve essere nominata. Trascorri del tempo (parafrasando Woody Allen) amando te stesso? Va bene, ma assolutamente non parlarne, non è una cosa che si possa dire.

È stato un tabù per talmente tanto tempo, da essere stato associato quasi a degli anatemi: cecità, problemi fisici, malattia. Una sorta di mostro dal quale tenersi a debita distanza. Basti pensare che è stato cancellato dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali americano solo nel 1968 e che anche Freud (le cui teorie, in tutta sincerità, soprattutto quando legate al sesso, potrebbero essere poco condivisibili) ha a lungo ricondotto la masturbazione a disfunzioni nell’età adulta.

La prima svolta si è avuta con la rivoluzione sessuale negli anni Settanta, che rappresentò non tanto un cambiamento nella frequenza dell’atto, quanto la possibilità di parlarne più apertamente. Non molto, forse, ma quanto meno si è potuto iniziare ad abbattere la barriera del silenzio, anche per quanto riguardava l’autoerotismo.

“Quella cosa!”, è però rimasto ancora oggi l’unico termine accettato apertamente per non destare imbarazzo e non intaccare la pubblica purezza.

Come spesso accade con le credenze popolari, però, anche in questo caso bisogna ricredersi: masturbarsi fa bene alla salute, nessuna controindicazione finché non diventa un’ossessione. Arriva direttamente dalla scienza l’inversione di tendenza. È stato infatti stabilito che sono molti i benefici, riconducibili, come si può per logica immaginare, a quelli apportati dal sesso: ci si ammala meno, allunga la vita, combatte emicrania e crampi mestruali, nell’uomo abbassa la possibilità di ammalarsi di tumore alla prostata e alza la soglia del dolore.

Gli effetti benefici non si esauriscono qui: anche a livello psicologico ci sono risvolti positivi nel darsi piacere. È stato provato che diminuisca i livelli di stress, aiuti a dormire e favorisca il miglioramento dell’umore, grazie al rilascio di endorfine.

Senza dimenticare che conoscere il proprio corpo a fondo può aiutare anche nei rapporti di coppia e l’autoerotismo è un viaggio alla scoperta di noi stessi.

E allora come non dare ragione ad Alda Merini quando scriveva che “C’è chi si masturba per non perdere l’orientamento”?

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