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Dalla Natura alla Scienza. La foglia di spinacio per riprodurre il movimento cardiaco

La natura con il suo mistero e la sua bellezza ha sempre ispirato poeti e filosofi, i quali hanno composto opere meravigliose e scoperto teorie rivoluzionarie che hanno cambiato le prospettive dei nostri avi, proprio grazie a madre terra. Il potenziale illimitato della natura ci sorprende sempre in modo piacevole,

Ultimamente anche la scienza ha rielaborato ciò che la natura ci dona in modo semplice, elaborando incredibili soluzioni. Il sistema vascolare della pianta di spinacio ad esempio; è stato preso in esame dagli scienziati del Worcester Polytechnic Institute (WPI) in Massachusetts, i quali hanno modificato una foglia di spinacio comprata in un mercato locale, rimuovendo le cellule vegetali e lasciando solamente l’impalcatura di cellulosa, un materiale biocompatibile già largamente utilizzato in medicina, che è stato usato come impalcatura per ricavare una mini versione del cuore umano in laboratorio.

Ciò costituisce indubbiamente una visione del tutto nuova nella rigenerazione dei tessuti.

È sicuramente risaputo che gli spinaci fanno bene alla salute, ma le loro proprietà sono state studiate in modo completamente innovativo.

Il liquido rosso non è sangue, ma vernice dimostrativa.|WORCESTER POLYTECHNIC INSTITUTE

Le delicate venature che trasportano linfa nella foglia di spinacio sono state utilizzate per irrorare cellule umane, in una versione in miniatura di cuore pulsante.

La riproduzione di tessuti umani in laboratorio avviene oggi con la stampa 3D, ma ottenere l’intricato sistema di vasi sanguigni necessario a ossigenare gli organi è ancora molto difficile e complesso. Senza questa rete capillare, del resto, stampare tessuti non serve: gran parte di essi finisce per perire.

La foglia nella versione decellularizzata, pronta al bagno di cellule umane. | WORCESTER POLYTECHNIC INSTITUTE

La foglia privata del verde, ormai ridotta a un reticolo traslucido, è stata poi irrorata con cellule cardiache umane, che nello strano nuovo ambiente hanno pulsato per tre settimane. Per dimostrare che le venature della pianta possono alimentare i tessuti, i ricercatori hanno versato in questi vasi una vernice rossa e micro particelle del diametro di 10 micron (lo stesso dei globuli rossi), guardandole scorrere al microscopio.

La speranza di tutti è quella che, nel lungo periodo, questa tecnica possa essere impiegata per sostituire parti di tessuto danneggiato in pazienti con problemi cardiocircolatori.

Il lungimirante Goethe nell’opera del 1790 “Metamorfosi delle piante”, ammaliato dal fascino della natura e dalla vita delle piante, scriveva: «Nel seme si ha la massima contrazione della pianta in un punto, mentre nelle foglie si manifesta la prima espansione della sua forza formativa». Secondo Goethe tutto ha origine dalla foglia, quindi, che è la manifestazione maggiore della forza vitale delle piante.

La speranza è che grazie alle innovazioni scientifiche dei nostri giorni la natura possa aiutarci donandoci un ulteriore strumento, privo di controindicazioni, per superare le malattie cardiache.