Molti di noi nella vita hanno subìto delle perdite spesso causate da quel male losco, silente e insaziabile che è il cancro, malattia che logora chi lo sconfigge e crepa il cuore di chi perde le persone più care. È quindi con tenacia e speranza che la scienza da anni si impegna nella ricerca per prevenire, sconfiggere e limitare i danni di questo ‘nemico pubblico numero uno’ della nostra salute. Negli Stati Uniti di recente i ricercatori del H.Lee Moffitt Cancer Center & Research Institute dell’ospedale di Tampa in Florida, hanno sviluppato un vaccino contro il cancro al seno in grado di aiutare il sistema immunitario a riconoscere il tumore e prenderlo di mira.
Per prepararlo hanno isolato le cellule immunitarie dendritiche dal sangue di ogni paziente e successivamente le hanno esposte a frammenti della proteina HER2. Per determinare se il vaccino fosse sicuro ed efficace, i ricercatori hanno eseguito uno studio su 54 donne che avevano cancro al seno di questo tipo ad uno stadio precoce. Alle pazienti è stata iniettata una volta alla settimana per sei settimane in un linfonodo, sul tumore stesso o in entrambi i siti, una dose di vaccino personalizzato. I risultati, pubblicati sulla rivista Clinical Cancer Research hanno evidenziato che il vaccino era ben tollerato e la tossicità bassa. Gli effetti collaterali più comuni sono stati affaticamento e brividi. Oltre questo dato è emerso che circa l’80% delle pazienti valutabili ha avuto una risposta immunitaria positiva. In definitiva il risultato è sicuro ed efficace, il vaccino infatti stimola il sistema immunitario a prendere di mira la proteina HER2 sulle cellule del cancro alla mammella, portandole alla regressione della malattia e, cosa importante, lo fa allo stadio iniziale. Questo ottimo risultato è stato raggiunto, per ora, da un gruppo di 13 pazienti su un totale di 54 arruolate nella sperimentazione.
Si tratta di certo di un ottimo inizio, se consideriamo che il gene HER2 è sovraespresso nel 25% di tutti i tumori al seno ed è associato a una cattiva prognosi. Nelle 13 pazienti è stata raggiunta una risposta completamente positiva, data dalla completa assenza di malattia rilevabile all’interno di campioni chirurgici dopo la resezione. Un’elevata efficacia è stata riscontrata in donne con carcinoma duttale (che colpisce le cellule dei dotti mammari). Precedentemente uno studio ha mostrato l’efficacia del vaccino GP2, sviluppato dai ricercatori del MD Anderson Cancer Center The University of Texas negli Stati Uniti, risultata vincente contro tumori al seno HER2-positivi per evitare recidive nelle pazienti già operate.

Ora non ci resta altro che attendere la perfettibilità di tale vaccino, la sua approvazione e il suo utilizzo come ulteriore strumento per combattere e sconfiggere il temibile e temuto cancro al seno.