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Ohoo Balls, l’acqua in palline per combattere l’inquinamento

Perché inquinare quando si potrebbe non farlo? Questa domanda, che in realtà è tanto banale quanto retorica, ha però spesso portato alcuni degli individui più visionari al mondo a trovare soluzioni nuove per combattere l’inquinamento. È il caso, ad esempio, dei creatori di Ohoo Balls, le palline commestibili piene di acqua che, da qualche giorno a questa parte, stanno impazzendo per tutte le vie magiche dell’internet.

Nate dalla mente di tre giovani ingegneri spagnoli nei laboratori della startup britannica Skipping Rocks Lab, le Ohoo Ballssono grandi circa come delle palline da ping pong e sono composte da una membrana esterna commestibile, realizzata con estratti vegetali e alghe.

Per berne/mangiarne il contenuto, basta rompere la membrana comprimendola fra la lingua e il palato, non dovendo poi quindi lasciare nessun rifiuto di plastica una volta dissetatisi (anche non volendo poi mangiare la membrana, questa si biodegraderà il circa 4/6 settimane, garantendo quindi la totale eco-sostenibilità del progetto).

Le palline Ohoo Balls sono state in realtà inventate nel 2014 ma, grazie a un’azione mediatica lanciata nelle ultime settimane, sono arrivate alle luci della ribalta in questo aprile 2017, e la Skipping Rock Labs si sta adoperando per raccogliere fondi per produrle e renderle accessibili a quanta più popolazione possibile (al momento vengono vendute solo a eventi dedicati e/o sportivi). Sembra che il passo successivo sarà quello di usare la loro speciale membrana anche per bibite alcoliche e analcoliche.

L’unico competitor? Le bottiglie di plastica che, da ormai troppi decenni, accrescono l’inquinamento ambientale del nostro già bistrattato pianeta Terra (e costano molto di più della membrana delle Ohoo Balls).