in

Ibernati e speranzosi

In un’epoca dove tutto è possibile o quasi, si può anche immaginare di vivere  all’interno di un futuro lontano trecento anni. Tanto basterebbe per trovare una tecnologia in grado di risvegliare gli ibernati del presente. Questa possibilità alla “Vanilla Sky” ha inizio con la tecnica dell’ibernazione e viene attuata grazie alla criogenesi. Considerando l’oneroso costo di circa 150 mila euro per praticare questa tecnica di ibernazione, non c’è da stupirsi che siano soprattutto i milionari a riporre più fiducia in questa tecnologia scientifica, tanto da investire somme esagerate in attesa della tanto agognata “resurrezione futurista”.

I fantascientifici Paperon de’ Paperoni sparsi nel mondo, sottoscrivendo un regolare contratto, affidano il loro corpo alle cure “refrigeranti” della  Fondazione Alcor. La società americana con sede  in Arizona è una delle più importanti al mondo ad effettuare l’ibernazione degli esseri umani.

Attualmente sono già un centinaio i corpi conservati dalla Alcor, in Italia sono meno di dieci le persone che hanno stipulato un vero e proprio contratto di ibernazione del proprio corpo.

Il trattamento ha inizio una volta che i sottoscriventi vengono dichiarati clinicamente morti. Il servizio completo offre inoltre il trasferimento in America prima della morte, dove i corpi verranno poi conservati ad una temperatura di -196° all’interno di silo di alluminio e immersi in azoto liquido.

La tecnica di ibernazione deve svolgersi in modo veloce per evitare la decomposizione del corpo: nei due minuti successivi alla morte clinica, infatti, il cervello del paziente deve raggiungere una temperatura di – 96°, successivamente il sangue sarà sostituito da un composto chimico denominato “liquido criogenico” e il corpo verrà inserito a testa in giù nel silo.

Poiché in Italia non vi è una regolamentazione sulla questione, il ministero della Salute ha stabilito che nulla vieta di sottoporsi all’ibernazione. Anche nel nostro bel paese infatti vi sono persone che hanno deciso di sottoporsi a questa tecnica, scegliendo di morire negli ospedali delle società che attuano l’ibernazione.

A questo punto resterà la curiosità di scoprire se gli ibernati, trovati metodi rianimativi, una volta risvegliati e guariti, riusciranno ad abbandonare i caldi ricordi del loro tempo.

 

Cosa ne pensi?

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Caricando...

0

Una ricercatrice italiana ha scoperto un bruco mangiaplastica

BEAUTY&THEWORLD