“Io ti battezzo…con l’alcolico che preferisci”.
Si potrebbe riassumere così l’idea alla base di Gabola Church, la chiesa sudafricana fondata da Tsietsi Makiti, un vescovo di 52 anni, nella quale il rito del battesimo viene svolto, invece che con l’acqua santa, con birra, whisky o altre bevande alcoliche.
La nuova comunità di Everton è già composta da un folto numero di fedeli, circa 500 persone in soli due mesi dalla sua fondazione.
Di certo questa notizia appare come particolarmente bizzarra. Ma Makiti ha una motivazione che riconduce la sua idea direttamente alle Sacre Scritture. Proprio nel testo sacro, infatti, viene raccontato di come Gesù avesse trasformato l’acqua in vino. Da questo primo miracolo deriverebbe quindi (almeno secondo il vescovo ed i suoi seguaci) la logica conclusione di poter fare battesimi “a base d’alcool”.
Makiti ha anche aggiunto che vedere le persone battezzate con la birra felici e serene, gli fa credere che sia la cosa giusta e che vivano nella luce di Dio, come riportato da OMGVoice.
Il nome della nuova chiesa, “Gabola”, è il più indicato: in lingua Tswana, parlata in Sudafrica, significa infatti “bere”.
Ma al di là della stravaganza del rito, il vescovo ci tiene a sottolineare la grande capacità di accoglienza della sua comunità: chiunque, infatti, è benaccetto. Anche tutte le persone che negli altri luoghi di preghiera non erano benvolute.
“Questo è uno spazio dedicato alle persone che si riuniscono in nome di Dio, senza vergognarsi di essere bevitori”, ha dichiarato Makiti al Daily Sun.
Al momento le restrizioni della congregazione riguardano il genere. Ad oggi la comunità della Gabola Church è unicamente maschile, in quanto Makiti non si sente sicuro nel mescolare i generi a causa del comportamento che gli uomini ubriachi hanno verso le donne. L’obiettivo però è quello di educarli, in modo da poter aprire le porte alle donne, allargare la comunità e migliorare gli uomini che ne fanno parte.