Sport, medicina e tecnologia sono sempre più legati. Gadget hi-tech collegati ad applicazioni in grado di monitorare lo stato di salute sotto sforzo, facendo riferimento ad alcuni parametri base, quali battito cardiaco, calorie consumate, chilometri percorsi, oltre a velocità mantenuta e percorso seguito, si trovano ovunque.
Si tiene traccia di tutto. O quasi.
C’è in effetti un valore che, almeno fino ad oggi, non era stato preso in considerazione: il sudore.

Se siete sportivi, sapete quanto sia importante mantenere sotto controllo anche l’idratazione. Un nuovo dispositivo vi aiuterà anche in questo: tramite l’analisi del sudore, questa sorta di cerotto di ultima generazione monitorerà il vostro organismo, riferendo quando è necessario reidratarsi o cessare l’attività fisica.
Questa nuova tecnologia è stata messa a punto dall’Università dell’Illinois e si configura come una specie di piccolo laboratorio portatile, racchiuso in un adesivo di forma circolare, che può essere attaccato all’avambraccio o sulla parte bassa della schiena.
Photo credit: J.Rogers – Northwestern University
Il suo funzionamento dipende da sottili capillari con i quali il cerotto riesce a raccogliere il sudore, convogliandolo verso quattro piccoli circoli al centro dell’adesivo. Ognuno di questi contiene particolari enzimi che reagiscono rispettivamente a glucosio, acido lattico, ioni cloro e livelli di pH; elementi che indicano comportamento e attività del nostro organismo. I circoli del cerotto cambiano colore in base ai valori e questi, interpretati da un’app per smartphone grazie all’uso della fotocamera, aiuta ad interpretarli e a segnalare se si sta eccedendo nello sforzo.
Le potenzialità del dispositivo sono già state testate e hanno dato ottimi risultati: il cerotto, indossato da 12 ciclisti outdoor nel corso di una gara, sono rimasti ben attaccati al corpo e i parametri misurati sono stati sempre attendibili.
Un ulteriore vantaggio, rispetto ad alcuni braccialetti che consentono di monitorare il livello di sudore attraverso dei sensori, è rappresentato dal fatto che con questo cerotto i polsi possono rimanere liberi. Per molti sport, come ad esempio la pallavolo, questo risulta essere di vitale importanza.
Allo “sweat tracker” non manca nulla, insomma. Il team che ci sta lavorando ha fatto sapere di essere solo alle prese per migliorare ulteriormente l’interfaccia che aiuta ad interpretare i colori in modo corretto e nel giro di qualche tempo tutti gli sportivi potranno averne uno.