Molti credono nel colpo di fulmine, alcuni in un lungo sano corteggiamento, altri invece si lasciano ammaliare dalle spolliciate delle più variegate app di online dating.
“Amor, ch’a nullo amato amar perdona” è cosa antica e le relazioni assomigliano sempre più ad una stazione ferroviara: perso un treno se ne fa un altro.
Sembrerà strano, ma il motore della folle corsa di cuori infranti non è il sesso, bensì la ricerca disperata di essere amati, o per lo meno l’idea di esserlo.

Quando però le esigenze sono troppo ambiziose (o numerose) ed il parentado si fissa in modalità “repeat” sulla domanda del “quando ti sposi”, è arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e trovare una soluzione.
In Cina, un ingegnere sulla trentina, stufo della pressione familiare e della lunga carriera da single, ha deciso di costruirsi l’anima gemella su misura.
La giovane fanciulla si chiama Yingying e, nonostante al momento non sia ancora programmata a 360 gradi, è talmente perfetta da averla voluta sposare.
Alla cerimonia non sono mancati amici e parenti. Peccato solo per il laborioso Zheng Jiajia che non potrà figurare come marito anche su carta.
Le delusioni d’amore portano a compiere le azioni più disparate e disperate, ma ironie a parte, lo squilibrio di genere in Cina è un problema sociale molto allarmante.
La politica del figlio unico ha prodotto in poco più di 30 anni 400 milioni di aborti registrati e 196 milioni di sterilizzazioni, mentre 403 milioni di donne sono state sottoposte all’introduzione di dispositivi anticoncezionali intrauterini.
Ci troviamo davanti a numeri sconcertanti: il rapporto tra maschi e femmine è di 119 a 100 (senza considerare le zone rurali dove il disequilibrio raggiunge anche i 130/100) e secondo una ricerca della Chinese Academy of Social Sciences tra qualche anno un ragazzo su cinque non troverà più moglie.
Zheng e Yingying sono l’apoteosi dell’assurdo, ma chi siamo noi per giudicare?
Se son rose fioriranno, se son chip chipperanno.