Nome e cognome: Boyan Slat.
Età: 24 anni.
Segni particolari: grande impegno per un futuro green.

Con questi 3 semplici punti possiamo presentare la mente ed il genio dietro ad uno dei più grandi progetti “verdi” degli ultimi anni. A soli 19 anni, infatti, il giovane ha deciso di voler ripulire gli oceani dai grandi quantitativi di plastica che lo invadono, grazie ad un’idea straordinaria ed innovativa: l’Ocean Array Cleanup.
Si tratta di una macchina in grado di rimuovere tutti i rifiuti plastici che incontra sul proprio cammino nei mari di tutto il globo. A breve questo stupefacente sistema di pulizia salperà da San Francisco per recarsi al Great Pacific Garbage Patch, esattamente a metà strada tra California ed Hawaii. Il “robot” dovrebbe arrivare all’isola di plastica in circa tre settimane per essere poi operativo per la fine dell’estate.
Secondo il sito Ocean Cleanup, che seguirà il funzionamento del sistema, questo sarà un test, per poter poi spedire altri boomer in tutti i mari del mondo nel giro di un paio di anni. Sul sito ufficiale il progetto viene così spiegato: “dopo i necessari perfezionamenti del nostro progetto attraverso una serie di test on-shore e offshore, implementeremo il nostro primo sistema di pulizia nel Great Pacific Garbage Patch. Dopodiché ne monitoreremo e valuteremo il comportamento. Tutte le lezioni apprese verranno applicate al sistema successivo, poiché implementeremo gradualmente più sistemi fino a raggiungere il dispiegamento su vasta scala entro il 2020”.
Il funzionamento dell’apparecchio è abbastanza semplice: così come le spiagge raccolgono tutta la plastica passivamente, allo stesso modo una serie di lunghi bracci galleggianti posizionati sulla superficie dell’acqua raccolgono e convogliano nella parte centrale tutti i rifiuti, che verrebbero poi raccolti da una barca all’incirca una volta al mese. Il tutto è talmente semplice da essere geniale: “Le forze che spostano la plastica sono le stesse che muovono i sistemi di pulizia, in altre parole, dove va la plastica, vanno automaticamente anche i sistemi di pulizia”.
L’obiettivo è veramente importante: ripulire il Great Pacific Garbage Patch del 50% in 5 anni ed avere oceani liberi dalla plastica entro il 2050, combinando la pulizia con la riduzione di produzione sulla terraferma.
Sarebbe uno strepitoso futuro!