Daje Marche è il nuovo progetto che arriva dalle Marche, regione ferita ma che continua a combattere, con sede nella “zona rossa” per stimolare tutti a non abbandonare il centro storico. Il progetto, è volto a divenire un’associazione senza fini di lucro, ed è nato a Tolentino con lo scopo di aiutare i commercianti della zona e sostenere tutta la comunità.
Nato dopo il terremoto avvenuto ad Amatrice a metà agosto, e dopo il terribile sciame sismico di ottobre, decine di volontari hanno deciso di reagire costruendo una piattaforma di e-commerce, per permettere a tutte le attività commerciali che hanno subito danni o che si trovano in zone molto colpite dal terremoto, di vendere i propri prodotti on line.
Questa decisione nasce anche per contrastare le speculazioni avvenute da parte di disonesti, che, dopo il sisma, compravano i prodotti locali da piccoli produttori a prezzi bassi per poi rivenderli successivamente, sotto le mentite spoglie della beneficenza, a più del doppio del prezzo di vendita consigliato, guadagnando così ingiustamente alle spalle dei commercianti locali colpiti dal terremoto.

L’obiettivo di #dajemarche, è quello di costruire in tempi brevi, una piattaforma di e-commerce per permettere a tutte le attività commerciali che hanno subito danni o che si trovano in zone molto colpite e spesso inagibili, di vendere i propri prodotti online. Questo consente indirettamente di creare una rete fra i commercianti della zona, tra i volontari e i creativi digitali.
L’idea di cooperare per aiutare in modo concreto i commercianti, è venuta a Paolo Isabettini, giovane architetto tolentinate e gestore del fablab e coworking locale, nonché ideatore di Daje Marche, il quale spiega che l’idea dell’ e-commerce è nata durante un’assemblea tenutasi ad inizio novembre alla quale hanno preso parte il sindaco e tutte le attività produttive di Tolentino. Da questa è emersa una preoccupazione comune a tutti i commercianti, perplessi su come vendere tutti i propri prodotti, già pronti nei magazzini per gli ordini natalizi, in un territorio quasi del tutto inagibile. Il progetto è un ottimo esempio di come poter creare in modo semplice una rete di collaborazioni virtuose; tra i commercianti e creativi, dando la possibilità ai primi di guadagnare e sostentarsi concretamente, e ai secondi di creare innovazione nel loro modello economico. Programmatori e grafici al momento sono a lavoro per costruire la piattaforma di e-commerce: dopo l’appello del fondatore su Facebook, sono fioccate le condivisioni e le risposte non hanno tardato ad arrivare, trovando centocinquanta volontari, i quali saranno suddivisi in vari team, tra grafici, programmatori, fotografi, copywriter, esperti di comunicazione, marketing, traduttori e coloro che si occupano di logistica.
Oltre alla piattaforma fisica, c’è la necessità di un percorso di accompagnamento in quanto i commercianti che usufruiranno dell’e-commerce, non conoscono questo mondo. Ognuno di loro avrà quindi un responsabile marketing personalizzato. L’obiettivo, come spiegato in molte interviste dal fondatore di Daje Marche, è quello di riuscire a vendere i prodotti locali per Natale ed avere la piattaforma online con i primi cento prodotti entro fine novembre.
Per il momento possiamo seguire il percorso di questo splendido progetto tramite la pagina Facebook dei fondatori, dove raccontano tramite post giornalieri i passi fatti e quelli ancora da intraprendere, poiché possa compiersi un vero e proprio miracolo di Natale.