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Tutelare la salute pubblica con allevamenti senza l’utilizzo di antibiotici

Nell’epoca in cui l’attenzione alla qualità di ciò che mangiamo è al primo posto tra le nostre priorità, è importante scegliere in modo consapevole gli ingredienti che scegliamo ogni giorno per nutrirci e saziare nel modo migliore i componenti della nostra famiglia.

I supermercati Coop, aiuteranno tutte le famiglie italiane nello scegliere materie prime più salubri, grazie alla campagna “Alleviamo la Salute”, un progetto che riguarderà 14 milioni di animali iniziando da faraone, capponi galline galletti e polli, volatili che saranno allevati e successivamente messi in vendita senza l’utilizzo di antibiotici.

Questa sarà la prima fase, successivamente il progetto riguarderà anche le filiere dei bovini e dei suini arrivando così a coinvolgere 1600 allevamenti in tutta Italia.

Questi prodotti saranno facilmente identificabili nei punti vendita dei supermercati Coop in quanto provvisti dal bollino speciale “Allevato senza uso di antibiotici”. Marco Pedroni il presidente di Coop Italia, ha spiegato che la campagna avuto inizio da un tema sulla salute pubblica molto dibattuto, quello che riguarda l’antibiotico resistenza. A tal proposito governi ed istituzioni, come l’organizzazione mondiale della sanità, hanno da tempo lanciato un allarme e chiesto di attivare azioni di contrasto, considerato che ogni anno questo problema causa 700.000 morti nel mondo. Il progetto di Coop parte dalla considerazione del fatto che, migliorando le condizioni di allevamento, si ridurranno le malattie degli animali e quindi sarà possibile abbattere l’uso degli antibiotici da una parte e avere i prodotti migliori per i consumatori dall’altra.

Non si vuole in questo modo demonizzare un medicinale che ha contribuito a sconfiggere numerose malattie e che è fondamentale usare in maniera corretta e sensata, ma costruire condizioni ottimali negli allevamenti che possano ridurre il rischio di contrarre malattie. Ciò avverrà grazie alla prevenzione.

Il ministro dell’agricoltura Maurizio Martina ha sottolineato come quello dell’antibiotico resistenza sia un tema importante e delicato e quanto sia fondamentale mettere in campo azioni virtuose in grado di contribuire ad avviare un cambiamento necessario per contrastare una problematica su cui tanto il Governo, quanto l’Unione Europea e l’Organizzazione mondiale della sanità, sono da tempo mobilitati e rispetto cui la collaborazione tra consumatori e produttori è la miglior risposta.

Il filosofo tedesco Feuerbach in passato ci ha spiegato che “Siamo ciò che mangiamo” e con azioni come questa, potremmo mettere realmente in atto il suo insegnamento, alimentando le nostre vite con cibi salubri, controllati e qualitativamente certificati.

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